Due cuori e una capanna

Mi son fatta fare un sacco di complimenti da Marco per aver creato appositamente per lui una postazione per il computer degna di un Re.

Abbiamo iniziato con un portatile così sgangherato da dover restare attaccato alla presa di corrente per essere alimentato; ogni tanto una modifica, piccola e sostanziale per trasformare la mia casa (in cui non avevo neanche la televisione) nello scrigno che contiene il più magico dei suoi tesori: il computer.

Lo usa per vedere i film, leggere le notizie, ascoltare musica, scaricare i nervi con i videogiochi, scrivere sceneggiature, interagire con il mondo ma (…purtroppo per lui…) ho imparato che è da qui che io posso scimmiottare i video passo-a-passo per imparare le coreografie e soprattutto posso scrivere articoli in pigiama senza far scivolare i polpastrelli sullo schermo piccolo piccolo del cellulare!

Marco … come faccio a giustificare la cartella in alto a destra del desktop che riporta a caratteri cubitali il mio nome? ci ho aggiunto una H per farti venire il dubbio, ma sono certa che impiegherai meno di un secondo ad individuarla e a capire che è opera mia … come quando il vecchio schermo era tutto rosa, poi tutto verde … Picasso ci ha tirato sù un bel business con la storia del monocromatico e invece tu non sembravi per niente felice!

Nella mia cartella ci sono i video del country e lo Shim Sham che ho ripromesso a me stessa di imparare a breve. E poi il faldone degli articoli pubblicati e di quelli da pubblicare, con gli appunti, gli asterischi e le immagini che vorrei accompagnassero i miei racconti.

La nostra convivenza deve ancora iniziare e già fatico a rispettare i tuoi spazi.

Ho già liberato più volte cassetti e armadi in previsione di ospitare i tuoi indumenti ma poi c’è sempre “solo un calzino” che invade la tua privacy e il degenero è ad un soffio: la calza si allarga a macchia d’olio e chiama tutte le altre sue amiche calzine che si fanno accompagnare dalle canotte che a loro volta si portano dietro reggiseni e mutandine e così …boh…non so bene come funzioni il meccanismo…ma è un attimo… spazio finito!!

Ma tu, Marco, hai fantasia e in un baleno troverai un motivo valido per amarmi ugualmente.

 

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