L’allegro chirurgo

Mi succede sempre, ogni mese e da così tanti anni che quasi ne ho perso il conto: ogni volta “che sono in quei giorni” il mio viso sboccia come la primavera, in un tripudio di foruncoli e punti neri.

Inizia con circa una settimana di anticipo e dura tutto il periodo del ciclo dividendo in pratica il mese in due parti: quindici giorni con le bugne e quindici no.

Mi sembra impossibile che l’espressione del mio volto non sia sufficientemente esplicito per far capire che sono in fase pre-mestruo / con mestruo; ho sempre millantato le mie doti da mimo… ma a quanto pare non sono sufficienti! Fatto stà che la mia faccia vuole proprio strafare e segnalare anche a chi è al di fuori del campo di elettricità negativa che emano, che la mia cavità uterina sta perdendo i pezzi. E la pazienza.

Qualcuno dovrebbe suggerire a Madre Natura che l’età feconda della donna non coincide sempre con quello che la vita reale ti permette di fare perciò ci si potrebbe mettere una mezz’ora a tavolino, discutere serenamente e con sincerità accordarsi sulla reale necessità della “fantastica opportunità” che mi sta dando. Grazie, è un dono tra i più belli della vita. Ma lo sarebbe anche la possibilità di avere un elicottero … fighissimo… ma io non lo voglio! non me lo posso permettere, non mi và.

Ho sempre detto e pensato di badare poco all’estetica, di non adoperare trucchi per addolcire i difetti del mio viso ma quelli che vengono a me non sono foruncoli …sono creature. Esseri viventi che nascono e crescono. E per di più sono esseri affetti da gigantismo perchè crescono in maniera anomala, esagerata fino a diventare colossi. E come le villette abusive che non badano all’estetica del paesaggio, spuntano nel posto più soleggiato, in quello meglio esposto: il naso.

Ai tempi della scuola ne ho avuto uno da competizione e me lo son portato appresso per circa due anni. Giustappunto sul naso, quasi sulla punta, proprio dove il mio becco si allarga in quella massa superflua che trasforma quello che potrebbe essere un naso normale in un esempio di provocatoria vanteria …tanto per essere chiari: il mio naso è uno sborrone!

Era un bugnone enorme, perennemente arrossato che mi ostruiva la visuale. Una vera rottura e ancor più una tortura: non potevo ignorarlo perchè era presente in ogni inquadratura, qualsiasi cosa io stessi guardando lui faceva capolino in prima fila. E così lo toccavo, lo strizzavo, cercavo di annegarlo nel disinfettante e di soffocarlo nelle creme ma ogni mese, con l’arrivo del ciclo, si illuminava tutto il mio naso … come quello dell’Allegro Chirurgo.