gemelle in differita

L’ho cercato sul dizionario, si chiama PROSOPAGNOSIA e lo dico subito: è una malattia.

E’ una patologia chiamata anche “cecità per i volti” e come tutti i disturbi, può affliggere in modo più o meno grave, può essere facilmente confuso con distrazione o stanchezza e di conseguenza minimizzato. Spesso non è diagnosticato e sono quasi certa sia molto più diffusa di quel che si dica (per lo meno qui nel circondario).

Iniziamo dall’inizio (epistrofe, che però ci sta…o almeno a me piace come rafforzativo): la prosopagnosia è un deficit cognitivo del sistema nervoso centrale che impedisce a chi ne è colpito di individuare correttamente i visi delle persone. Io sono sostanzialmente fatta di carne e stupidità perciò voglio parlare del lato “buffo” di questa patologia senza mancare di rispetto a chi ne è realmente schiavo.

Il soggetto può incontrare un parente stretto fra la folla e non riconoscerlo. Ciò vuol dire non fermarsi a far chiacchiere col collega di lavoro se incontrato casualmente al supermercato, non salutare la propria moglie quando è col gruppo del cucito alla bancarella parrocchiale a far mostra dei lavoretti a maglia, non individuare il proprio figlio nella recita di fine anno scolastico… Credo sia frustrante per chi è suo malgrado protagonista e che crei non pochi problemi ed incomprensioni da un punto di vista sociale. Perciò prima di riuscire a individuare il problema e ad arrivare a una diagnosi credo si possa collezionare una bella riga di vaffanculo e sicuramente sarà motivo di una scrematura tra le amicizie.

Ma al bando le cose serie e parliamo per l’appunto di questa “non dote” che in tanti sfoggiano con maestosa superbia. Sono tantissime le persone che con la scusa evitano gli incontri o ancor peggio straparlano, perchè definirle solo “poco fisionomiste”mi sembra riduttivo. Un eufemismo. Perciò espongo qui il mio dubbio e la mia rabbia:

io e mia sorella siamo ovviamente simili e in quanto figlie degli stessi genitori portiamo in giro orgogliose gli stessi difetti fisici e caratteriali, lo stesso cognome e la stessa voglia di essere due creature distinte. Non siamo un unico corpo (io ne ho già a sufficienza del mio, soprattutto dall’ombelico a scendere) nè tanto meno un unico spirito e, come accade alle gemelle omozigote, pur amandoci vicendevolmente vogliamo che sia ben chiaro che siamo due. Niente di mistico avvolge le nostre esistenze. E se è definito naturale volersi distinguere per le gemelle che sono davvero uguali e che hanno condiviso gli spazi e la stessa fisionomia fin dal grembo materno, come non può esserlo per noi che lo siamo in differita?! Devo ammettere che da quando sono adulta la somiglianza è notevole ed ho sempre chiuso un occhio su chi mi confondeva per mia sorella dicendomi “ti ricordi di me?andavamo insieme alle elementari” …io mi ricordo, mi ricordo eccome, ma non ho mai risposto sgarbatamente anche se, vista l’età che ci separa, avremmo potuto solcare i corridoi delle scuole all’unisono solo se lei fosse stata la bidella. Ma io no, ho sempre moderato i termini ed il linguaggio portando “la confusa ex compagna di classe di mia sorella” a tornare in sè e a far due conti con le dita per far tornare gli anni. Ammetto che vedendoci in tempi diversi, la somiglianza potrebbe trarre in inganno ma quando siamo insieme? assolutamente no! E ne è prova il fatto che nella stessa giornata c’è chi ci ha chiesto se eravamo gemelle e, pochi minuti più tardi, confuse per madre e figlia!

La gente è strana …e pure questo è patologico!

5 risposte a “gemelle in differita”

    1. anche mia sorella ridacchia goduta … una persona è riuscita anche a dirmi “mi sembravi Patrizia ma poi ti ho vista da dietro….” !! Quella non era affetta da prognopanosia, ma semplicemente stronza!

  1. 💗 paro paro le Kessler tu gia Ellen lo sei (mi ero portata avanti), quindi quasi ci siamo!
    Eppoi finché Alessandro Gassman, non ti fermerá per strada baciandoti appassionatamente….come posso lamentarmi????
    mi scambiano per simpatica (?) e mi fanno un gran “sconto’ 😉

    1. sarà più facile che sia Rocco che in un eccesso di enfasi salti addosso a te!!
      Ma il giorno che sarà Alessandro a non riuscire a tener a bada gli istinti (dopo) lo avviserò e gli passerò il tuo numero di tel!!

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