Sto invecchiando male

Mamma mia come stò invecchiando male!

Questa mattina sono andata in piscina come devo fare spesso (e controvoglia) . È come prendere una medicina! Quando è l’ora la caccio in gola e butto giù. Ma, come quella di Mary Poppins, questa mattina la mia pillola è stata addolcita dal più dolce degli zuccheri: Nina!

 Eh già: ad allietare il mio soggiorno forzato in vasca ho incontrato quella patatussa. Beh, sì, c’era anche la sua mamma ma quella la vedo spesso e in tutte le salse e visto che al bello ci si abitua in fretta non mi fa più specie!

E invece quella salsiccietta rosa con il costumino grande quanto un francobollo, vederla inzuppata come un biscotto per la prima colazione, con gli occhi sgranati e increduli …fissava il viso della sua mamma fino ad esplodere in un sorriso raggiante.

Mi è venuto il magone, ma mica poco! Fortuna che il regolamento della piscina impone una doccia prima di accedere al piano vasca e le gocce sul viso mascheravano le lacrime.

E poi ancora all’uscita quando ho incrociato una marea di bimbi del corso di nuoto e un paio, appena varcata la soglia degli spogliatoi, si sono accartocciati in un pianto soffocato …una specie di implosione…un lamento pacato ma che veniva da dentro. Quei singhiozzi non potevano lasciare insensibili perchè era palese che stavano soffrendo. Erano delusi e  increduli di quella situazione: come potevano le loro mamme lasciarli andare?

Quel corridoio si è trasformato nel miglio verde : li separava dal braccio della morte ed è con lo stesso strazio che lo attraversavano.

E lì, di nuovo, ho sentito un groppo alla gola.

Sto davvero invecchiando male: ho la lacrima facile e il “polso fermo” che dovrebbe avere una persona adulta, risoluta, capace di gestire qualunque situazione è diventato il polso flebile di chi è prossimo allo svenimento.

Ma spezziamo una lancia a favore della piscina: non è assolutamente un patibolo anzi …spesso accadono cose divertentissime! Per esempio oggi mentre nuotavo a dorso (per far andare ‘sti cosciotti veloci veloci) pensavo di sentirmi male perchè a tratti sentivo un sibilo, una specie di mugolio … eppure non ero particolarmente stanca. Solo dopo un po’ ho capito che era il ragazzotto cicciottelo della vasca accanto che cantava (o si lamentava?) e l’acqua propagava la sua melodia trasformandola nel canto di una balenottera in amore.

Sono uscita dalla vasca mentre lui vocalizzava ancora …chissà se una sirenetta sarà rimasta affascinata dal suo richiamo …?